“Un corpo senza vita” hanno detto al telefono dal castello e due auto della polizia corrono nel traffico Ai piedi della sfinge c’era qualcosa che sembrava un sacco di stracci
Fuori il Borino sta salendo e in casa tutti i tubi cominciano a parlarsi con le note che rimbalzano da una stanza all’altra in crescendo e poi adagio, da una raffica alla successiva
A fregarlo erano state le brave persone che gli avevano detto che una compagna gli avrebbe fatto bene ma ora si sentiva come dopo una sbornia, quando con orrore scopri nel letto una sconosciuta
La chiamata scatta poco dopo le nove: un cadavere in via Imbriani. La donna è nella stanza della governante La sua gonna verde e rosa intrisa di sangue, le mani raccolte sul petto con cura
Alle dieci di mattina ero già di vedetta nei pressi del museo. Nel vedere i due piccioncini tubare questa volta non mi ero infastidita perché tutto stava andando come progettato
Quella donna piccola magra e tanto loquace quanto lui era laconico, l’aveva conosciuta a una mostra. Pensava di aver trovato chi potesse scuoterlo dalla sua apatia. Invece la sua vita era diventata un inferno
Il piccolo quadro era proprio accanto al punto in cui lei aveva recitato. Adesso al suo posto c’era il vuoto e la polizia non ci avrebbe messo molto ad accusarla del furto
Non farsi sentire da un giorno intero non era proprio da Candida. L’ultima volta che aveva parlato con il suo socio era su di giri. Aveva scoperto qualcosa di interessante, ma non aveva voluto dire di più
Il corpo lardoso del giapponese era adagiato a terra, con la schiena addossata al muro, le gambe piegate e le mani posate sulle ginocchia flesse. Sembrava impegnato in un esercizio yoga